pensa troppo ... riflessioni sull' uomo, l' italia... magliano sabina...

lunedì 22 giugno 2009

Il "qualunque pensiero"

Non ho mai considerato in modo negativo la parola qualunque.
Al contrario di molti che nel loro sentirsi diversi s’ inquadrano in movimenti o partiti politici fino a confondervi la propria identità, io mi sono sempre sentito “uno qualunque” e in questo ho trovato la mia unicità. A causa del mio sentirmi troppo “qualunque” sono rimasto fuori dal coro. O meglio fuori dai cori.
Già perché oggi ammettere di pensarla qualunquisticamente vuol dire avere il coraggio di esprimere il proprio pensiero (il “Qualunque Pensiero”) scevro da qualsiasi omogeneizzato mentale fornito da un partito. Così si cercano soluzioni, si prendono posizioni, si vota anche, scegliendo ciò che in quel momento “qualunque” ci sembra migliore, senza un minimo rimorso di coscienza. Senza la benché minima costrizione ideologica.
Che gli altri, gli impegnati, i dottori della politica e della morale si tengano la loro libertà d’ essere l’ uno simil l’ altro. Io mi tengo ben stretto il mio “qualunquismo”.

mercoledì 17 giugno 2009

Teoria del Complotto?

Hanno chiesto l’ archiviazione per il “caso dei voli di Stato” che vedeva indagato Berlusconi.
Sono basito.
La notizia è uscita in modo dirompente prima delle elezioni e scoppiata come una bolla di sapone (e con lo stesso rumore….) subito dopo.
La cosa che più rammarica è che questi eventuali giochini sporchi li paghiamo noi piccoli contribuenti.
Già.
Perché per montare il caso che serviva da antipropaganda contro Silvio Berlusconi ci sono voluti PM, Cancellieri di Tribunale, Giudici etc etc .
E dopo lo sgonfiarsi di quell’ accusa che rimane?
Stipendi pagati per un lavoro non necessario e processi utili della povera gente rinviati .
Loro possono aspettare, lo fanno da così tanto tempo…


Qualcuno potrebbe cominciare a credere alla teoria del complotto.

martedì 9 giugno 2009

EUROPEE 2009

Alla luce dei risultati delle urne di queste ultime elezioni europee, si evidenzia un paradosso che andrebbe analizzato in maniera molto più approfondita rispetto alle mie capacità di analisi.
Il paradosso del fallimento del sistema capitalistico contemporaneo ha portato al fallimento elettorale della sinistra europea.
L’ attuale crisi economica viene imputata ad un capitalismo esasperato e scarsamente regolamentato ma gli elettori invece di punire le ideologie che da sempre si rifanno a questo sistema economico hanno deciso di boicottare tutte le compagini di avversa propensione.
Hanno deciso di punire le compagini che nel tentativo di perseguire una politica economica più moralmente sostenibile, quando si sono trovate nella possibilità di fare qualcosa, invece di accorgersi di quello che gli squali della finanza stavano facendo, hanno sempre e perennemente prelevato dalle tasche delle classi che si prefiggevano di proteggere.
La sinistra europea esce da questa tornata elettorale con le ossa rotte.
E per quanto sofisticamente si cerchi mascherarlo, la debacle è un dato incontrovertibile.

Secondo il mio inutile parere tale risultato va però letto non solo alla luce di questa crisi economica ma ha radici più profonde. Radici saldamente connesse al malessere sociale che pervade il modello di integrazione etnica che si è cercato di sviluppare in questo percorso costitutivo dell’ Unione Europea.
Disegnare confini sulle carte geografiche, ammettere, annettere o lasciar aderire realtà culturalmente diverse tra loro in modo in questo modo “ex Ufficio”, non funziona.
Il flusso di immigrazione che è cresciuto in maniera esponenziale dall’ apertura delle frontiere non ha portato ad un amalgama ma ad una emulsione.
I vari gruppi etnici non si sono integrati e miscelati bensì confusi e coagulati e la gente vorrebbe che questo flusso cessasse.
Per questo vota la destra. Perché fondamentalmente la gente è XENOfoba.
Ha paura, cioè, degli stranieri.
La gente odia salire su treni colmi di odori cui non è abituata, è terrorizzata quando passeggia in vicoli in cui sente solo idiomi che non comprende, si spaura nel guardare insegne in lingue che non conosce, teme costantemente che dietro un burka ci sia un kamikaze. La gente si sente straniera in casa propria.
GIUSTO O SBAGLIATO CHE SIA QUESTO E’ QUELLO CHE LA GENTE SENTE.
E l’ errore è non comprenderlo, l’ errore è credere che invitando all’ accoglienza, citando sacri richiami alla tolleranza, al rispetto del diverso si ottenga in modo automatico l’ accettazione di queste realtà così aliene della nostre radici storiche.
NON E’ COSI’.
Lo dimostrano i risultati di questa tornata elettorale.
Vanno ricercati nuovi modelli di regolamentazione e tempistiche del flusso di immigrazione.

D’ accordo, forse con la mia franchezza farò storcere il naso a qualcuno, ma a me piace parlare nella maniera più onesta e chiara possibile.
E non voler accettare questa lettura del voto significa semplicemente nascondere la testa sotto la sabbia.

lunedì 8 giugno 2009

ahi, ahi

Forse qualcuno ha sbagliato qualcosa...

venerdì 5 giugno 2009

Su certi episodi....

Desidero comunicare la mia solidarietà al Sig, Giulio Falcetta.
A volte la giovane età e la passione delle proprie convinzioni può portare a cedere ad una foga nell’ esporre le proprie argomentazioni facilmente fraintendibile, MA SONO CERTO che nell’ agire del Sig. Falcetta non vi fosse nessun intento intimidatorio ne alcuna premeditazione.
Reputo altresì deprecabile la mancanza di discernimento dimostrata da alcuni personaggi, che non sono riusciti a ricondurre alle giuste proporzioni un evento causato dai toni eccessivamente alti raggiunti durante questa competizione politica.
L’ agone politico per quanto possa spingere al limite il sentire di chi ci si impegna dovrebbe essere luogo di rispetto e sereno confronto, l’ atteggiamento di alcuni personaggi colpevoli di aver esacerbato gli animi dei , senza per altro essere loro stessi parte di in causa di questo pugnare, è vergognoso.
Carissimo Giulio, mi permetto di consigliarle di porgere delle scuse per la “vivacità” delle sue rimostranze solo per una dimostrazione di buona educazione (quale sono certo lei abbia ricevuto e sia solito sfoggiare), ma le rinnovo la mia attestazione di stima la invito a guardare avanti e proseguire a testa alta per la sua strada. Chi è più intelligente la finisce per primo e io non ho dubbi su chi lo sia.