pensa troppo ... riflessioni sull' uomo, l' italia... magliano sabina...

lunedì 23 novembre 2009

IL SILENZIO CHE FA MALE

Alla fine stavo per mollare.
Non sarebbe stata una grossa sconfitta, il mio blog lo leggono in 3, ma forse sarebbe stato un “piccolo passo indietro per un uomo e un grosso passo indietro per l ‘ umanità”…
Beninteso, non mi esalto oltremisura, uso al solito il mio sarcasmo per evidenziare un problema che credo non sia solo mio.

Mi stavo nascondendo nel silenzio.

Perché?

Perché il nostro non un paese pronto per la democrazia.

Il nostro “non è un paese per giovani”. Di qualsiasi età J!

Il nostro è un paese dove si crede che l’Opposizione sia l’ arte del NO!

Il nostro è un paese dove ci si interroga più sul chi lo dice che sul cosa si dice.

Il nostro è un paese dove non si saprebbe riconoscere una verità sacrosanta da una colossale bugia se solo la si sentisse in bocca al nostro nemico.

Dove i comunisti e i fascisti (diomio nel 2009!!!!!) si scannano e si tappano le orecchie blaterando cose senza senso pur di non ascoltarsi e continuare impunemente ad odiarsi.

Ma CRISTO SANTO!!!
(ho radici cattoliche e se anche non mi sento più cattolico da un pezzo mi piace ancora credere di avere libertà di culto e imprecazione e non ostaggio d’ì un ipocrita senso di internazionalismo e integrazione. Cazzo integrarsi significa emulsionare le proprie abitudini e il proprio credere con l’ altrui non prevaricare o costringere a modificare secolari tradizioni.- ma su questo dovrò fare un post prima o poi).
Lo vogliamo capire che quelle sono “armi di distrazione di massa”?

Lo vogliamo capire che questo intolleranza politica, che questo clima avvelenato che questo antiberlusconismo integralista che tutto serve per un gioco più grande di noi.

Lo vogliamo capire che è solo una cortina fumogena per nascondere il fatto che abbiamo i giudici più vecchi del mondo, che i nostri notai e i nostri avvocati sono una casta chiusa ed una lobby priva del benché minimo senso del mercato.

Lo vogliamo capire che nell’ overdose di figli dell’italiana università a crocette oggi siamo pieni di mestieranti che creano notizie solo per riempire pagine: il principio dell’ indeterminazione vale anche nel giornalismo, tanto più si scrive quanto più si modifica l’ essenza della notizia. E i nostri giornalisti sono grafomani.

Lo vogliamo capire che il dogma dell’ infallibilità deve appartenere solo al Papa ( e neanche per lui dovrebbe avere valore assoluto) e non ad una classa arbitrale incompetente che contribuisce far crescere i nostri figli nel mito della furbizia. Che il calcio venga finalmente depennato dagli sport.
Mi viene il vomito ogniqualvolta sento qualcuno che riesce a ridurre all’ arcaico dualismo sinistra destra tutto il marcio di questo paese.
Mi viene il vomito quando invece di preoccuparsi di cose serie si fanno battaglie e proclami per assassini sfuggiti alla giustizia. Battisti DEVE scontare la sua pena in Italia.

Mi viene il vomito a sapere che io metto insieme pranzo e cena con le mie sudate giornate di lavoro e qualche terrorista guadagna quel che io prendo in un mese con qualche conferenza, ospitata o addirittura riceve un sussidio sottoforma di stipendio dell’ ARCI.

Mi viene il vomito a vedere che chi ci doveva metter la faccia ci ha messo il culo e tanto è sempre colpa di Berlusconi.

Mi viene il vomito a veder diventare eroe chiunque sia possibile oggetto di strumentalizzazione antistatalista.

Mi viene il vomito a vedere il Generale Garofano costretto alle dimissioni perché una magistratura del cazzo si invischia nella morchia delle sue stesse assurde e stagnanti regole.

Mi viene il vomito quando sento parlar male del “qualunquismo” quando un uomo qualunque si mette in gioco e cerca di capire i suoi errori e di migliorarsi e gli “impegnati” sono fissi e immobili nella loro presunzione di perfezione. Creazionisti del cazzo. Ci si deve evolvere non si può credere ancora in stereotipi ridicoli ed appellarsi ancora alla memoria.., Ci si ricordi, non si dimentichi, ma si vada avanti. Cazzo.

Mi viene il vomito.

Mi viene il vomito se mi guardo indietro e penso che per non dover ribattere, non dover giustificare, per non riuscire a più a sopportare l’ idiozia d’ un minuto gruppuscolo (spesso uno solo… e quanto è solo…) stavo quasi per mollare.