pensa troppo ... riflessioni sull' uomo, l' italia... magliano sabina...

mercoledì 16 gennaio 2008

Quando la libertà di pensiero diventa censura

Secoli di oscurantismo, roghi e scomuniche hanno lacerato in modo quasi irrecuperabile i rapporti tra il mondo della scienza e la religione cattolica.A volte, però, si rischia di farsi prendere la mano, e ,arroccati su posizioni inamovibili, si passa dalla ragione al torto. Così è di questi giorni la “rivoluzione copernicana” del dogmatismo.”, le fiamme alle pire sono state date da quelli che dovrebbero essere adepti della setta dei “pensatori liberi”. Scienziati e aspiranti tali che dovrebbero fare della libertà di pensiero la loro bandiera, hanno alzato barricate contro la libertà del Papa di esprimere il suo. La pena di morte non è una risposta a chi ha commesso un omicidio, allo stesso modo non è impedendogli di parlare che si risponde a chi ha imbavagliato l’ altrui pensiero.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo con la tua conclusione, ma non sono d'accordo con il tuo incipit: "Secoli di oscurantismo, roghi e scomuniche hanno lacerato in modo quasi irrecuperabile i rapporti tra il mondo della scienza e la religione cattolica."

Il cristianesimo parte sempre dalla ragione, fede e ragione stanno sempre unite, non si discostano mai. La base per la fede è l'uso della ragione, senza cadere in razionalismo o fideismo.
Non a caso "Fides et ratio" è il titolo di una enciclica di Papa Giovanni Paolo II.

uomoqualunque ha detto...

Parliamo di due cose diverse. Io mi riferivo alle posizioni della chiesa nei secoli scorsi, e alla percezione dello Stato Pontificio che quelle posizioni possono aver dato agli uomini di scienza.
Cercavo di capire il punto di vista, senza entrare nel merito della correttezza di tale punto di vista, delle persone che hanno boicottato l’ intervento del Pontefice, per arrivare a criticare i metodi della loro protesta non le loro ragioni. Grazie comunque per avermi dato modo di leggere un’ enciclica di cui non conoscevo le argomentazioni

Anonimo ha detto...

non male questi ragazzoni del vaticano che al giorno d'oggi possiedono ancora buona parte dei palazzi della capitale in cui vi sono donne, uomini e anziani in affitto...no c'è che dire!ah...vi siete mai chiesti come mai nel nostro paese il matrimonio dei preti è visto con ostilità?
se vorrete una risposta io sono qui!
grazie per l'ospitalità e un complimento al blogger.
un saluto

uomoqualunque ha detto...

caro grillo c'è, nel vangelo non si fa nessun riferimento ad obblighi di celibato.
alcuni studiosi ipotizzano che questa scelta sia stata motivata dalla necessità di impedire la dispersione dei beni della chiesa, per impedire cioè ai preti di poter lasciare in eredità ai loro discendenti diocesi, chiese, terreni etc.
ovviamente la cosa oggi è anacronistica.

Anonimo ha detto...

bravo!sei molto arguto..mi piaci!

uomoqualunque ha detto...

Grazie.
Potresti postare un intervento sui termovalorizzatori?
Sono curioso di sentire le motivazioni di cui parlavi.

Anonimo ha detto...

ok mi hai comvinto...ti chiedo solo di avere un po di pazienza, purtroppo ho degli impegni di lavoro che mi richiedono molto tempo della mia giornata, e poi in qualche modo ti farò avere il post da pubblicare.fammi solo sapere come fartelo avere.grazie

uomoqualunque ha detto...

Non c' è fretta, quando hai tempo lo scrivi e lo mandi alla mia mail: uomoqualunqueaa@libero.it
Mi fa piacere avere e dare nuovi spunti di riflessione.Ti ringrazio in anticipo. Ciao