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venerdì 18 gennaio 2008

LETTERA DI UN ITALIANO QUALUNQUE (Grazie Sig- Della Torca)

"La famiglia di Mastella e quella degli italiani" è una sorta di sunto di una giornata nerissima per la Repubblica Italiana... Di Pasquale Della Torca
Giovedí 17.01.2008 18:36

"La famiglia di Mastella e quella degli italiani" è una sorta di sunto di una giornata nerissima per la Repubblica Italiana. Sì, lo so, è troppo reboante questa affermazione, ma è profondamente sentita.
In questi ultimi due giorni, quasi costantemente sintonizzato su Radio Radicale, fin dal primo lancio di agenzia su quello che si sarebbe rivelato prima l'affaire Mastella e, poi, pian pianino, la saga dei Mastella - una ubriacatura che ha trovato il suo acme nella conferenza stampa-comizio beneventana del leader maximo uderino -, i miei sentimenti sono passati dallo stupore alla rabbia allo scoramento più profondo quando, nel primo pomeriggio ho ascoltato il discorsetto di Prodi alla Camera dei Deputati.
La logorrea, il fiume spesso insignificante di parole, gli strafalcioni, le ovvietà, la tristezza di un italiano privo di verve e brillantezza ideologica, il trasandato parlare tanto per parlare degli onorevoli deputati e senatori mi ha fiaccato!
Il discorso stinto e paludato del signor Presidente del Consiglio ha, inoltre, rafforzato in me il malessere più profondo e la delusione cocentissima per la fiducia mal riposta al momento della scelta elettorale.
Non è tanto il tirare a campare a tutti di costi del signor Prodi o la sferzante familistica e poco istituzionale "rivolta" del signor Mastella che sono portatori di interessi particolari e che non servono veramente all'insieme, cioè alla comunità che gettano nello sconforto, ma l'unanimità nella vuotezza di tutti, o quasi, i rappresentatnti del popolo.
A questo proposito tra le tanti frasi che mi hanno colpito nel discorso che il Papa avrebbe dovuto tenere alla Sapienza, mi ha colpito perticolarmente, perché perfettamente aderente a quanto accaduto in queste ultime ore questa frase: "La sensibilità per la verità sempre di nuovo viene sopraffatta dalla sensibilità per gli interessi".
Nella logorrea degli onorevoli deputati e senatori, nell'invettiva del signor Mastella e nella sterile comunicazione del signor Prodi c'è tutta la significanza e la grandiosità solare di quella frase.I cittadini sono sitemati; la tregenda si avvia alla solita conclusione: lorsignori si son dati da fare per garantirsi ancora per molto la lauta pagnotta.
Ci è stato detto che le istituzioni attendono Mastella e l'interim ne rappresenta l'attesa, come se si potesse concedere a cuor leggero un anno sabbatico o una mediocre aspettativa tanto la Giustizia per come è combinata può andar bene anche senza un Ministro a tempo pieno. I senatori di Forza Italia ci hanno detto che Bassolino può stare benissimo al suo posto tanto la monnezza che ci travolge da un paio di mesi in fin dei conti è un fatto dovuto alla sovresposizione mediatica.
Ci è stato detto che il Governo è vivo e vegeto e navigherà, in perfetto stile prima repubblica, con l'appoggio esterno dell'Udeur... Non ho, a questo, più parole ma mi rimane sempre un voto da far valere al momento opportuno. Cordiali saluti.
Pasquale Della Torca

1 commento:

Anonimo ha detto...

si certo. ripensaremarx